Diario di Viaggio (Part.1). Tra i colpi più duri da digerire che abbiamo subito in questo 2020, c’è la restrizione alla nostra libertà di viaggiare. Da qualche mese saremmo già stati “On the Road” con lo zaino in spalla e la camera in mano, ad esplorare e conoscere, documentare e crescere, lasciarci sorprendere da luoghi magici, talvolta troppo visitati ma spesso sconosciuti.
Perché è così che ci piace viaggiare, ci piace perderci per esplorare sentieri poco battuti, ci piace camminare senza meta, spesso nella natura, ma anche in grandi città, per ore ed ore, con scarpe comode ed una buona scorta di acqua. Ci teniamo lontani dai luoghi troppo turistici, quelli troppo comodi, ma seguiamo le persone del luogo, socializziamo, ascoltiamo le loro storie e rientriamo a casa più stanchi, ma con un carico di esperienza che è un tesoro, da custodire.
Questo articolo è un Diario di viaggio, che sfogliamo insieme a voi per raccontarvi qualche aneddoto degli anni passati, così che il ricordo renda più leggera l’attesa, il tempo che ci separa dalla prossima avventura. Ha la forma del Diario perché è un po’ scomposto e disordinato, scritto di getto così come riaffiorano i pensieri. Vogliamo arricchire queste pagine di Diario anche di Utility e Tips per i vostri prossimi viaggi da filmmakers, così che ogni viaggio sia un’esperienza unica.
Siete pronti? Si parte!
Many a trip continues long after movement in time and space have ceased. I remember a man in Salinas who in his middle years traveled to Honolulu and back, and that journey continued for the rest of his life. We could watch him in his rocking chair on his front porch, his eyes squinted, half-closed, endlessly traveling to Honolulu.
– John Steinbeck
22 Agosto 2016
Normandia / Francia
22 ore di viaggio – 1 aereo cancellato
Non riesco ancora a realizzare che siano trascorsi 4 anni da questo viaggio, è proprio il caso di dire che il tempo vola, e quando ho letto sulle foto la data (Agosto 2016) ho avuto un tonfo al cuore.
Ogni nostro viaggio è pianificato con precisione chirurgica, ogni spostamento ed orario di aerei, treni, bus, taxi, calcolato con largo anticipo per non rischiare che un imprevisto ci lasci a terra. Invece tutto quello che sta nel mezzo del viaggio, da quando arriviamo a destinazione al giorno del rientro a casa, è pura avventura.
Non avevo fatto nessuna ricerca sulla Normandia, a parte il famoso isolotto di Mont Saint-Michel, non avevo idea di quale spettacolo si sarebbe presentato ai nostri occhi: La Falesie d’Aval ci ha lasciato senza fiato.
Abbiamo affrontato un viaggio di circa 6 ore in auto (A/R), partendo da Chateau le Mont Epinguet, attraversando il Parco Naturale Regionale di Cotentin e Bessin, abbiamo costeggiato la Manica circondati da distese di campi coltivati, abbiamo attraversato l’estuario della Senna per giungere infine alla Cittadina di Etretat. Dal molo ci vuole un attimo per lasciarsi stregare dall’imponenza delle falesie mozzafiato a strapiombo sulla Manica. Queste maestose scogliere calcaree sono un paesaggio unico al mondo di una bellezza selvaggia e millenaria. Molte sono le affascinanti leggende tramandate oralmente dagli abitanti di Etretat: si racconta che Arsènio Lupin, il ladro gentiluomo, nascondesse tesori nella grotta sommersa di Étretat, vicino all’elefante che beve nel mare. E noi un tesoro prezioso lo abbiamo trovato e lo custodiremo per sempre nella memoria.
TIPS
Abbiamo viaggiato in 3 con un solo bagaglio per gli indumenti personali, perché il resto dei bagagli a mano erano destinato all’attrezzatura. Questo viaggio ci ha insegnato quanto sia importante viaggiare leggeri ed avere sempre con noi il necessario per lavorare ed un cambio abiti pulito. Per fortuna il volo cancellato era uno tra quelli della tratta di rientro e questo non ci ha provocato grandi disagi. La compagnia aerea ci ha offerto la cena e l’alloggio per la notte e la mattina successiva eravamo già sul volo di ritorno a casa. Però tutto può succedere, perciò nelle tratte di volo con cambi, l’attrezzatura video è sempre con noi, così anche lo spazzolino da denti 🙂
- ORGANIZER PER VALIGIA
- ORGANIZER PER CAVI
- ADATTATORE MULTIPRESA
- CINTURA PORTA SOLDI
- SPAZZOLINO BAMBOO
29 Settembre 2017
Hong Kong
12 ore di volo
Diario di Viaggio (Part.1) Hong Kong la vecchia città del futuro. Siamo appena atterrati a Hong Kong dopo 12 ore di volo. L’aeroporto è più piccolo di quanto immaginassi (era solo un’illusione) e si congela qui dentro! Hilda (la sposa) ci sta aspettando, ma abbiamo bisogno di un caffè espresso prima di iniziare l’esperienza di Hong Kong. Il primo passo fuori dall’aeroporto è stato sconvolgente, immagina l’estate più calda dell’Italia meridionale non è nulla in confronto al 32 ° e al 95% di umidità di Hong Kong. L’umidità è stata un violento pugno in faccia, ma all’improvviso questa sensazione spiacevole svanisce e tu rimani senza fiato e senza parole. Sì perché siamo stati catapultati in una città del futuro, così autentica e allo stesso tempo così distante dalla nostra cultura.
Lasciamo le valigie in hotel, è tempo di prendere confidenza con la città. Abbiamo viaggiato molto negli ultimi 5 anni, ogni viaggio lascia sempre un segno nella nostra visione del futuro, ma Hong Kong è il futuro stesso. Non sto parlando di grattacieli che si toccano, non sto parlando di luci al neon che rendono la notte luminosa come il giorno, sto parlando di una città dall’altra parte del globo che ci ha fatto sentire come a casa. Una città sicura, civile e multiculturale. 8 milioni di persone che si spostano in coro senza diventare una folla.
Noi arriviamo sempre nella città in cui lavoreremo almeno un paio di giorni prima, questo per esplorare e trovare gli angoli giusti per i nostri shooting. Questa volta ci siamo portati avanti con la ricerca utilizzando GoogleEarth. Comodamente da casa abbiamo fatto un viaggio virtuale tra le strade del centro per segnare sulla mappa i luoghi che avremo visitato fisicamente. L’escursione “reale” è stata più lunga del previsto però! Abbiamo camminato per 8 ore, con solo un paio di soste per ricaricare, e siamo riusciti a visitare solo il 60% dei luoghi che ci eravamo prefissi.
TIPS
Molti ci chiedono come troviamo le locations per lo shooting quando non conosciamo il luogo in cui gireremo. Cerchiamo sempre di arrivare in location almeno un giorno prima dello shooting per avere la possibilità di trovare gli spot più interessanti, ma quando questo non è possibile l’unica cosa che facciamo è camminare in cerca della luce. Più che un luogo specifico noi ricerchiamo una luce specifica. Ci piacciono le luci molto contrastate, quindi in città come Hong Kong, ci è piaciuto un sacco perderci tra le strade piene di negozi, insegne, fessure da cui la luce si fa strada e crea contrasti interessanti. Oppure inseguiamo il tramonto, e vi posso assicurare che ad Hong Kong ho visto uno dei tramonti più spettacolari. Una palla di fuoco che si riflette sui grattacieli specchiati, senza parole!
LEGGI LA SECONDA PARTE DELL’ ARTICOLO A QUESTO LINK \\ SEGUICI SU IG PER NUOVI AGGIORNAMENTI DI VIAGGIO!
No Comments